India, 6500 scooter elettrici richiamati per le batterie che prendono fuoco

India, 6500 scooter elettrici richiamati per le batterie che prendono fuoco

Alcuni produttori di scooter elettrici in India hanno avviato una campagna di richiamo per verificare i rischi di incendio delle batterie

11 Maggio 2022 - 03:05

Il settore degli scooter elettrici sta registrando una forte crescita nel corso degli ultimi anni. L’elettrificazione dei trasporti, infatti, ha spinto molte aziende ad investire in questo segmento di mercato in grado di offrire veicoli a due ruote, ideali per gli spostamenti in ambito urbano e completamente a zero emissioni. Il numero di modelli di scooter elettrici sul mercato si sta moltiplicando. In India, uno dei mercati più grandi al mondo per volumi di vendita, gli scooter elettrici rappresentano, per praticità ed economicità, un’opzione sempre più richiesta dai consumatori. Nelle ultime settimane, però, il settore degli scooter elettrici in India è stato “scosso” da una serie di incidenti legati all’incendio di alcuni veicoli. Questi episodi hanno portato all’avvio di una campagna di richiamo che ha coinvolto scooter dei principali brand locali come Ola Electric, PureEV e Okinawa.

RISCHIO INCENDIO PER I VEICOLI ELETTRICI: MASSIMA CAUTELA, SENZA ALLARMISMI

Il rischio incendio dei veicoli elettrici è un tema che SicurAUTO.it ha portato all’attenzione di media, utenti ed alcuni esperti, con un’indagine che ha lo scopo di richiamare l’attenzione su un rischio sottostimato. Le batterie al litio non sono tutte uguali ed i fattori che possono influenzare la sicurezza sono diversi. La tecnologia alla base delle batterie per auto e moto elettriche non è recente ma in costante evoluzione. Si tratta di soluzioni tecnologiche che solo negli ultimi anni stanno trovando applicazione sui veicoli per il trasporto con così grande diffusione. In quest’ultimo periodo, i mezzi elettrici in circolazione si stanno moltiplicando. Sui rischi legati all’utilizzo di batterie su auto e moto, in molti casi, la scelta è quella di un approccio cautelativo, per minimizzare qualsiasi rischio. Ma come abbiamo già anticipato intervistando i VV.F., in Italia arriveranno norme specifiche sul parcheggio delle auto elettriche, in particolare per quanto riguarda i punti di sosta sotterranei.

RICHIAMATI OLTRE 6.500 SCOOTER ELETTRICI IN INDIA A CAUSA DI BATTERIE CHE PRENDONO FUOCO

Partita sul finire del mese di aprile, la campagna di richiamo volontario che ha coinvolto gli scooter elettrici in India riguarda, per il momento, circa 6.500 veicoli:

– Il brand che ha avviato il richiamo più significativo, in termini di volumi, è PureEV con 3.215 esemplari richiamati;

– Okinawa, invece, ha richiamo 2 mila esemplari;

– Ola Electric ne ha richiamati 1.441.

I tre costruttori hanno annunciato il richiamo a seguito di un’indagine avviata dopo una serie di eventi registrati nel corso dei mesi scorsi. Per i veicoli richiamati, le tre aziende hanno confermato la volontà di avviare dei controlli approfonditi sul comparto delle batterie, eventualmente effettuando delle sostituzioni gratuite. Alla base del richiamo c’è una recente direttiva del ministro del trasporto stradale indiano, Nitin Gadkari. Questa direttiva anticipava l’arrivo di pesanti sanzioni per i produttori ritenuti negligenti a seguito dei casi di incendio registrati nel Paese negli ultimi mesi. Il ministro ha anche anticipato il possibile ritiro dal mercato dei veicoli difettosi.

IL COMMENTO DEI COSTRUTTORI IN MERITO ALLA CAMPAGNA DI RICHIAMO

Il richiamo degli scooter elettrici è stato “giustificato” dai singoli produttori come un provvedimento cautelativo e mirato ad approfondire delle potenziali criticità emerse in questi mesi. I casi di scooter che hanno preso fuoco a causa delle batterie sono stati diversi in India e potrebbero essere collegati a componenti comuni ai veicoli richiamati. Secondo un portavoce di Okinawa, azienda che ha richiamato il suo scooter elettrico Praise Pro, recentemente coinvolto in uno dei casi di incendio, il provvedimento è necessario “per risolvere qualsiasi problema relativo alle batterie”. Il portavoce ha aggiunto che le batterie saranno “controllate per verificare la presenza di connettori allentati o danni”. Ola Electric ha, invece, sottolineato che tutti i veicoli richiamati saranno sottoposti ad “una diagnostica approfondita su tutti i sistemi di batterie, sistemi termici e sistemi di sicurezza”. PureEV, finita sulle pagine di cronaca locale dopo che l’esplosione di una batteria di uno scooter elettrico ha portato al decesso di uomo, ha evidenziato come a seguito del richiamo: “I veicoli e le batterie al loro interno devono essere sottoposti a un controllo approfondito. Ispezioneremo la batteria alla ricerca di eventuali problemi di squilibrio tra le celle”.

LE BATTERIE DEGLI SCOOTER ELETTRICI RICHIAMATI RISPETTANO GLI STANDARD LOCALI

Gli scooter elettrici richiamati utilizzando batterie certificate seguendo gli standard indiani. Ola Electric, ad esempio, ha confermato che le batterie dei suoi scooter sono realizzate per rispettare lo standard AIS 156 che regola la commercializzazione in India. Tali batterie, inoltre, sono conformi anche allo standard europeo ECE 136. L’immissione sul mercato di questi scooter è stata effettuata nel pieno rispetto delle normative locali. I casi d’incendio, però, sono molteplici ed è necessario un approfondimento tecnico sulla questione. I numeri registrati in questi mesi per quanto riguarda gli incidenti di scooter elettrici evidenziano un potenziale problema per il sistema di trasporto indiano.

UN PROBLEMA DIFFUSO IN INDIA

Il richiamo degli scooter elettrici è stato, quindi, giustificato dai produttori con la volontà di approfondire eventuali difetti tecnici legati al comparto delle batterie. In questo momento, in India, c’è grande attenzione sulla questione e la presa di posizione del ministro del trasporto stradale non è arrivata dopo un incidente isolato. Come riportato da India Times, infatti, sono stati registrati 25-30 casi di scooter elettrici coinvolti in casi d’incendio. Secondo quanto riportato da Indian Express, inoltre, ci sarebbero più di 20 casi di scooter elettrici realizzati da Jitendra EV (azienda che per ora non ha avviato alcuna campagna di richiamo) che hanno preso fuoco nelle ultime settimane in India. Anche se non è detto che tutti questi casi siano effettivamente collegati a difetti delle batterie (indagini multiple nel Paese sono tutt’ora in corso), è chiaro che i numeri non sono ridottissimi. Un singolo incidente, quindi, non può essere bollato come caso isolato. Il richiamo degli scooter elettrici in India e la presa di posizione del Governo sono conseguenze di svariati incidenti registrati in questi mesi.

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