Airbag obbligatori da quest’anno per i piloti dei campionati GP

Airbag obbligatori da quest’anno per i piloti dei campionati GP

Novità inserite nel regolamento di quest’anno del Motomondiale, il tutto all’insegna della sicurezza!La stagione delle tre classi del Motomondiale (MotoGP, Moto2 e Moto3) inizierà con una novità del regolamento che impone l’obbligo per tutti i piloti di indossare l’airbag sotto la tuta da gara in pelle. È stato un processo lungo, quello di revisione, votato […]

22 Febbraio 2018 - 00:00

Novità inserite nel regolamento di quest’anno del Motomondiale, il tutto all’insegna della sicurezza!
La stagione delle tre classi del Motomondiale (MotoGP, Moto2 e Moto3) inizierà con una novità del regolamento che impone l’obbligo per tutti i piloti di indossare l’airbag sotto la tuta da gara in pelle. È stato un processo lungo, quello di revisione, votato principalmente alla maggiore sicurezza dei piloti.

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  • Per chi è obbligatorio

Secondo il nuovo regolamento, che si applicherà nella stagione 2018, l’obbligo di indossare il dispositivo di sicurezza è indirizzato: ai piloti principali che fanno parte del paddock permanente delle varie categorie GP; ai corridori sostitutivi delle varie scuderie purché partecipino ad almeno due turni di campionato, ciò significa che dalla terza gara a cui partecipano gli sarà imposto di mettere gli airbag come se fossero piloti ufficiali. Non è d’obbligo per i cosiddetti wildcard riders. In questa categoria rientrano scuderie o piloti non qualificati, inviatati dalle varie federazioni come premio o regalo.

  • Cosa protegge

Il regolamento impone che questo dispositivo dovrà principalmente proteggere clavicole e spalle, le zone più soggette a rottura in caso di caduta. La copertura della schiena, stranamente, non è obbligatoria, ma nel caso un produttore decide di impiegarla, dovrà coprire l’intera colonna vertebrale. Piccole modifiche potranno essere apportate, ma solo per adattarle alla fisionomia del pilota, per il resto dovranno rispettare uno standard d’omologazione. Ogni airbag dovrà superare una serie di test per provarne il completo rispetto delle regole, a cominciare dalla batteria e dall’elettronica per finire con il corretto azionamento ed il tempo di gonfiaggio. Ogni costruttore dovrà infine presentare i documenti che certifichino la regolarità delle tute nel rispetto delle norme e degli standard richiesti, dichiarando anche i risultati ottenuti in test effettuati privatamente.

  • I marchi

Si pensa che queste regole siano state stilate con l’aiuto dei due più grandi marchi di abbigliamento e sicurezza in moto: Alpinestar e Dainese. Si vocifera che molti altri produttori potrebbero entrare in gioco, e che già stanno lavorando e testando le loro tutte con airbag incorporato. Ciò viene ulteriormente confermato dalla notizia che Dainese sta concedendo la licenza della loro tecnologia airbag ad altri marchi.

 

  • Sicurezza in strada

Con ciò sembra che ci si stia avviando ad un era di sicurezza completa anche sul livello non competitivo. Questa scelta da parte dei redattori del regolamento, sta spingendo anche gli altri marchi a specializzarsi nella sicurezza in moto e nello sviluppo della tecnologia airbag indossabile. Questo trend aiuterà anche noi motociclisti da strada. Sembra che, grazie a ciò, oltre alle due big del mercato, avremo una scelta di prodotti più ampia che, si spera, porterà a chiunque la possibilità di acquistare un airbag da moto, con la creazione di fasce di prezzo intermedio per questo prodotto, oggi considerato accessorio extra (lusso).

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