Proviamo per voi il modulare italiano Scotland 02.3 un casco che punta sul look, ma non solo, grazie ad un prezzo molto competitivo
Arriva la stagione dei viaggi e dalla Scotland è arrivato in redazione l’apribile top di gamma 02.3, in una bella colorazione gialla e nera che oltre a migliorare la sicurezza, aiuta a tenere fresca la testa. Mettiamo ai raggi x il casco modulare Scotland 02.3.
SCOTLAND DA VEDERE
Anche grazie al lavoro dei designer, le colorazioni fluo sono entrate nel cuore dei motociclisti italiani, che fino a poco fa le snobbavano. In realtà queste grafiche sono importanti per la sicurezza, specialmente in un periodo dell’anno in cui le strade sono affollate e l’utenza è distratta dal caldo. Colore a parte, lo Scotland 02.3 ha un impatto estetico potente, sia lateralmente che nella parte anteriore dove regna una mentoniera imponente, che poi si allarga tantissimo intorno al meccanismo della visiera. Tutto il casco è solcato da linee, tagli e spigoli che gli danno personalità. L’interno è composto da vari tipi di tessuti e di reti per un look sportivo. Sui lati si intravede la calotta interna, ma per un casco di questa categoria “ci sta”.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Sotto un look moderno ed aggressivo, lo Scotland 02.3 ha soluzioni tecniche piuttosto tradizionali, dettate sopratutto dall’esigenza di tenere basso il costo per il cliente. La calotta è in semplice policarbonato, stampato in una sola misura dalla XS alla XL. Gli interni sono sfoderabili e lavabili e la visiera ha un sistema di sgancio rapido semplice ma solido. Essendo nato nel paese del sole, al nostro modulare non poteva mancare un visierino a scomparsa, comandato da una leva a tre posizioni sul lato sinistro del casco. Buona la qualità ottica, sia della visiera principale che di quella oscurata. Il cinturino ha l’aggancio micrometrico e come ogni modulare in commercio, il nostro casco è omologato come integrale. Gli manca la doppia omologazione P/J, ma alla Scotland ci hanno spiegato una cosa, sulla quale torneremo presto. Il peso della nostra M è di 1767 grammi. Non è una piuma, ma resta in linea con la concorrenza.
LO SCOTLAND IN TESTA
Le taglie Scotland sono mezza misura più piccole della concorrenza (ce ne siamo accorti provando l’integrale 04.1), pensateci se volete comprare il casco sul sito e-commerce della casa, ma ricordiamo che la casa ha anche una sua rete di vendita al dettaglio. Tornando alla taglia, il casco calza bene, l’imbottitura è solida e stringe a dovere le guance, il tessuto interno sembra robusto. La visibilità dei modulari è sempre limitata dall’altezza della mentoniera ed il nostro Scotland segue la regola alla lettera. L’abitabilità interna però è buona, con tanto spazio davanti al viso.
LO SCOTLAND SU STRADA
Come abbiamo detto il nostro apribile non è una piuma, ma è ben bilanciato e la testa non si affatica troppo nel traffico. Le prese d’aria hanno tutte tre posizioni, si azionano anche con i guanti e muovono bene l’aria, specie le superiori. La centrale ci aveva ingannati: contrariamente a quanto si potrebbe pensare guardandola, si apre abbassando e si chiude alzando il comando. Lo Scotland 02.3 è stato anche un ottimo compagno di strada sotto il sole di questo inizio d’estate. Una qualità importante sia per chi fa tanta strada che per chi vive nel traffico. La rumorosità in città e sulla statale è contenuta, ma andando forte il vento si sente sopratutto dalla parte inferiore.
LO SCOTLAND AI RAGGI X
Come tutti i modulari apribili che abbiamo trattato finora, la radiografia dello Scotland è complessa e tra le altre cose, rivela il largo uso di vitine metalliche, che danno solidità, ma pagano pegno alla bilancia. Con i raggi X, vediamo il grosso sistema di rotazione laterale, ma sopratutto scopriamo una cavità nascosta nella mentoniera, che serve da camera di compensazione per smistare il flusso dell’aria tra il viso e la visiera. Soluzione innovativa, che però aumenta gli ingombri del casco e probabilmente spiega le dimensioni della parte anteriore.
IN CONCLUSIONE
Oltre al rapporto qualità/prezzo, per lo Scotland 02.3 vogliamo parlare di rapporto look/prezzo. Se l’estetica delle moto è diventata importante, chi cerca un casco economico ma ricercato, adatto sia al moderno che allo stile vintage, praticamente non ha alternative. A chi lo consigliamo? Sicuramente ai giovani che vogliono apparire, ma anche a chi vuole un casco da usare tutti i giorni, sia in inverno che in estate (a patto di scegliere colori chiari). Valutatelo anche se siete scooteristi alla ricerca di un casco chiuso. Purtroppo il peso e la rumorosità alle alte velocità, limitano l’utilizzo su moto ad alte prestazioni o per chi fa tanta strada ogni giorno. Lo Scotland 02.3 costa 152.50€ sul sito ufficiale della casa.