Michelin porta la Sicurezza stradale all’Università

Michelin porta la Sicurezza stradale all’Università

Michelin Safety Campus Tour coinvolge i ragazzi tra i 20 e i 24 anni, la categoria di utenti per cui si registrano i maggiori decessi in seguito a incidentiQuesto progetto di formazione parte  in partenariato con il Politecnico di Torino, come ulteriore step della collaborazione a tutto tondo su temi di didattica e ricerca tra […]

7 Ottobre 2015 - 00:00

Michelin Safety Campus Tour coinvolge i ragazzi tra i 20 e i 24 anni, la categoria di utenti per cui si registrano i maggiori decessi in seguito a incidenti
Questo progetto di formazione parte  in partenariato con il Politecnico di Torino, come ulteriore step della collaborazione a tutto tondo su temi di didattica e ricerca tra l’Ateneo e Michelin.  Secondo dati ISTAT sugli incidenti stradali registrati al 2013, “le età per le quali si registrano frequenze più elevate, per entrambi i sessi, sono quelle comprese tra i 15 e i 44 anni, con un picco nella classe di età 20-24.” more

  • Il rischio di incidente è sempre dietro l’angolo

L’obiettivo è la promozione di un comportamento responsabile e la diffusione della consapevolezza che, contrariamente a quanto si possa pensare, i rischi non si trovano solo nelle situazioni difficili o estreme, ma si presentano quotidianamente, su ogni strada. Così, un luogo familiare e quotidiano per gli studenti, come il cortile centrale del Politecnico, si trasforma in un teatro di simulazioni di guida dell’auto in stato di ebbrezza, in condizioni meteorologiche difficili e in caso di impatto e ribaltamento, o in sella a moto o scooter. Saranno proiettati video di grande impatto sul tema della sicurezza stradale, attiva e passiva, e su una prevenzione consapevole.

  • 10 buone regole da seguire

Leitmotiv di #MICHELIN 4 Safety Campus Tour sono le 10 Regole d’Oro per la sicurezza stradale  per cui l’azienda francese, in collaborazione con la FIA, Federazione Internazionale dell’Automobile, ha lanciato una campagna mondiale di comunicazione già dal 2011. La campagna fa parte del progetto  Action for Road Safety, nell’ambito del Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale voluto dall’ONU (2011-2020), che si prefigge di salvare cinque milioni di vite in dieci anni. “Vogliamo che i ragazzi riflettano “attivamente” sui comportamenti sulla strada e su come questi possano essere influenzati anche, per esempio, dalle tecnologie di cui sono padroni, a partire dal cellulare. Insieme al Politecnico, con la Polizia di Stato e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, abbiamo un obiettivo: cambiare i numeri dei rapporti ISTAT sugli incidenti stradali. Perché nessuno di questi studenti è un numero.

  • Le attività di #Michelin4Safety Campus Tour

Sono stati proiettati filmati sul tema della sicurezza stradale che, grazie ad animazioni di forte impatto, illustrano i pericoli della guida distratta, in stato di ebbrezza o con pneumatici usurati, e l’utilità delle cinture di sicurezza. Nell’Area della Polizia di Stato con la presenza della Polizia Stradale di Torino. Attraverso strumenti multimediali, tra cui video e ricostruzioni di incidenti stradali in 3D, sono esaminati i rischi che si corrono sulla strada per individuare i comportamenti virtuosi da attuare.

In considerazione della fascia di età degli studenti (19-25 anni) e dei pericoli cui sono più soggetti, sono proposte le seguenti simulazioni di guida:

a) stato di ebbrezza

b) effetto di sostanze stupefacenti

c) guida distratta (per esempio, da uso di cellulare)

d) sonno, pasto pesante, riflessi rallentati

e) fondo bagnato o ghiacciato

f) guida ecologica

g) guida difensiva

Le prove sono integrate con spiegazioni scientifiche sulle varie tecniche di guida, con particolare attenzione alla guida ecologica ed alla guida difensiva. La guida ecologica nasce dall’esigenza di ridurre l’inquinamento atmosferico e i consumi di carburante. Si tratta di una vera e propria tecnica di guida, che richiede una buona conoscenza della componentistica della propria auto per poterne sfruttare appieno la tecnologia, in modo da ottenere sino al 15% di consumo in meno di carburante, e quindi una sensibile riduzione dell’inquinamento atmosferico. La guida difensiva è invece frutto di un addestramento teorico, pratico e soprattutto mentale, finalizzato a mettere in atto comportamenti di guida volti alla prevenzione delle situazioni di pericolo. Gli esercizi contemplati nel percorso didattico della guida difensiva prevedono prove scientifiche a difficoltà crescente.

  • Simulatore di guida scooter e motocicletta

È uno strumento dalla grafica computerizzata di grande impatto, che, ricreando le sensazioni di guida trasmesse da una moto, permette di migliorare le proprie capacità di guida e di coordinazione e dà la corretta percezione dei rischi che si incontrano quando si guida nel traffico caotico delle città o sui passi montani. Un telaio a traliccio con sella da moto e due schermi rendono l’esperienza di guida molto realistica. Il software di questo simulatore è stato realizzato sfruttando i risultati di analisi di circa 1.000 incidenti che hanno visto coinvolti dei motoveicoli: portiere d’auto che si aprono improvvisamente, veicoli che sorpassano contromano, rallentano senza motivo o svoltano senza freccia, pedoni che attraversano improvvisamente la strada. Tutti questi scenari sono stati inseriti nel simulatore in modo che chi guida sviluppi una guida difensiva, per evitare ogni pericolo. Si può scegliere fra un ciclomotore, un veicolo di media o di grossa cilindrata con cambio manuale (moto) o automatico (scooter), da guidare su differenti percorsi in città (centro, periferia), su strade extraurbane (montagna, lungomare, autostrada), di giorno, di notte o con la nebbia. Non mancano effetti sonori realistici, come il salire di giri della moto, il bloccaggio delle ruote in frenata, il cavalletto laterale che sfrega sull’asfalto nelle pieghe più accentuate. Alla fine di ogni esercizio, si può rivedere il proprio percorso.

 

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