Sicurezza in moto: dal Politecnico di Milano due brevetti “salvacollo”

Sicurezza in moto: dal Politecnico di Milano due brevetti “salvacollo”

Al Politecnico di Milano sono stati brevettati due sistemi (Semplice e Smart) per la protezione del collo in caso di incidente, sia per auto che per moto, in ambito sportivo.I sistemi, che non ostacolano la normale guida dei veicoli, si compongono di un casco, di un corpetto e di un sistema di interconnessione. Una soluzione […]

17 Dicembre 2014 - 00:00

Al Politecnico di Milano sono stati brevettati due sistemi (Semplice e Smart) per la protezione del collo in caso di incidente, sia per auto che per moto, in ambito sportivo.
I sistemi, che non ostacolano la normale guida dei veicoli, si compongono di un casco, di un corpetto e di un sistema di interconnessione. Una soluzione semplice è utilizzabile sia in campo automobilistico sportivo che motociclistico mentre il sistema smart è pensato specificamente per proteggere il collo in caso di incidente motociclistico.more

  • Il sistema semplice


Nel sistema semplice l’elemento di interconnessione è composto da cavi con guaina e finecorsa di compressione ed estensione che guidano cinematicamente il collo permettendo solamente movimenti compatibili con la sua fisiologia, impedendo invece movimenti eccessivi che possono causare danneggiamenti alle vertebre. In particolare, le estremità delle guaine sono fissate in modo che i cavi scorrano al loro interno consentendo esclusivamente la rotazione attorno all’asse del collo e i finecorsa sono posizionati in modo che durante la trazione e la compressione entrino in funzione simmetricamente rispetto al collo. Entrambi gli elementi sono realizzati con materiale smorzante che dissipa l’energia dell’impatto ed evita il rimbalzo del casco sul finecorsa.

  • Il sistema smart

Nel sistema smart l’elemento di interconnessione è composto da sei componenti resistenti, passivi o semi-attivi, disposti secondo uno schema di cinematica parallela. Ciascun componente resistente è collegato a due anelli di interfaccia, uno con il casco e l’altro con il corpetto, per mezzo di elementi che realizzano cerniere sferiche e ha caratteristiche di rigidezza e smorzamento dipendenti da posizione, velocità o accelerazione relative tra testa e corpo.

In situazione di guida normale, gli elementi resistivi possono essere disattivati, cioè non fornire forze, o attivati fornendo forze che non impediscano i movimenti del collo necessari alla guida. In caso di incidente, gli elementi resistivi vengono attivati o, se già attivi, rispondono in modo tale da contrastare le forze agenti sul collo e mantenerlo all’interno di una banda di movimenti fisiologicamente compatibili.

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