Vitpilen 401: semplice ma desiderabile

Vitpilen 401: semplice ma desiderabile

Husqvarna entra in gioco nel mercato delle piccole stradali seguendo la moda delle cafè racerIl marchio svedese immette nel mercato 3 nuove moto, molto modaiole e dai motori vivaci: Vitpilen 401, Svartpilen 401 e Vitpilen 701. Noi di SicurMOTO abbiamo provato la Vitpilen 401, la “freccia bianca”, e delle due sorelle è quella che segue […]

19 Maggio 2018 - 00:00

Husqvarna entra in gioco nel mercato delle piccole stradali seguendo la moda delle cafè racer
Il marchio svedese immette nel mercato 3 nuove moto, molto modaiole e dai motori vivaci: Vitpilen 401, Svartpilen 401 e Vitpilen 701. Noi di SicurMOTO abbiamo provato la Vitpilen 401, la “freccia bianca”, e delle due sorelle è quella che segue lo stile cafè racer. La base tecnica è la stessa della cugina KTM Duke 390 ma lo stile è completamente differente.

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  • Primo impatto: l’estetica è tutto

La Vitpilen 401 salta subito all’occhio la prima volta che la si vede per strada. Sia nel traffico che da ferma tutti si girano ad ammirarla. Il look moderno ma anche futuristico attrae e incuriosisce. Il faro anteriore ricorda le vecchie cafè racer anni 80, ma appena si guarda il posteriore della moto si entra nel futuro con il codone corto e “sospeso”, la marmitta in acciaio spazzolato e il porta targa sulla ruota che ricordano lo stile dragster, anche se su sacrifica lo spazio per il passeggero.

I cerchi bronzati a raggi sono una finezza, soprattutto se si nota la piccola scritta Vitpilen in giallo fluo impressa nel cerchio. Le linee del serbatoio accolgono bene le gambe. Il maniglione posteriore di serie e gli specchietti sono le uniche note dolenti che si possono trovare.

 

  • In sella

Non appena si monta in sella alla Vitpilen si nota la sua leggerezza e la manovrabilità da fermo. I suoi 148kg a secco la rendono agile come se si stesse portando una bicicletta. I semi-manubri larghi e avanzati, portano a caricare molto i polsi che a lungo andare ne risento, ma ci si abitua velocemente. Questi accoppiati alle pedane alte producono una posizione rannicchiata sul serbatoio, tipico delle cafè racer anni 80.

La strumentazione LCD è ben curata è all’accensione accoglie il pilota con la scritta “pioneering since 1908”. Include anche la notifica di cavalletto abbassato e interruttore di emergenza acceso. La visibilità al sole però non è ottimale. I blocchetti sono di ottima fattura, nascondendo tutti i fili. La sella piatta accoglie bene ed è ben fatta, tuttavia l’estetica non è tutto, e a lungo andare diventa scomoda per via dello spessore ridotto e dell’imbottitura in poliuretano espanso leggermente dura.

 

  • In strada

La piccola Vitpilen 401 nel traffico è agile come una gazzella. Per prendere confidenza con i semi-manubri ci vuole un po’ per via della loro posizione avanzata, ma una volta presa dimestichezza è agilissima. Le sue dimensioni ridotte aiutano ad infilarsi tra le macchine e passare agevolmente nel traffico del centro direzionale di Napoli. La spinta del motore è corposa, ben gestibile nel traffico. Il motore allegro e potente permette di divertirsi a pieno e insistendo sulle prime marce la moto vi farà godere. La guida è molto vecchia scuola, dovendo buttare giù in curva prima la moto. Le sospensioni assorbono qualsiasi asperità dell’asfalto, ma data la loro morbidezza non sono ottimali nei curvoni veloci, tendendo ad allargare la traiettoria e talvolta a scomporre la moto. La protezione dal vento è pressoché inesistente.

  • La Tecnica

Il monocilindrico della Vitpilen 401 è derivato dalla KTM Duke 390. La cilindrata di 373 cm3 eroga 44Cv imbizzarriti e la coppia massima di 37Nm si sente sin dai bassi regimi, per tutta la curva di erogazione fino ai 7000 gir/min dove il monocilindrico esplode nel suo massimo e fa comparire un sorriso malizioso sotto il casco. L’acceleratore è ride-by-wire senza fili, e l’effetto on-off è inesistente. L’aggiornamento del motore con l’aggiunta di un ulteriore contralbero per smorzare le vibrazioni dell’aggressivo monocilindrico è servito, riducendo drasticamente l’effetto Parkinson che veniva quando si scendeva dalle vecchie monocilindriche. Il cambio è preciso e silenzioso, e anche molto morbido, tanto da poter cambiare con un solo dito. Il reparto freni prevede un disco anteriore da 320mm e un posteriore da 230mm entrambi equipaggiati con pinze Bybre, tubi in treccia di serie e ABS Bosch. Il mordente dell’anteriore è ottimo, sul posteriore invece si deve insistere un po’. L’ABS non è invasivo. Le sospensioni sono entrambe WP: l’anteriore upside-down, mentre quella posteriore è un ammortizzatore progressivo collegato al forcellone.

  • Conclusioni

L’Husqvarna Vitpilen 401 è una motocicletta per la città, molto modaiola. Se ci si vuole far notare quando si va in giro a fare compere o per andare all’università, lavoro o semplicemente al bar, è la moto perfetta. Se si vuole fare una gita fuori porta, o un piccolo viaggio, questa moto non è il cavallo migliore su cui puntare. Se poi si ha un indole da stunting anche volendo rimanere stilosi è la moto adatta a voi ed è questa sua indole aggressiva, (in allungo sentirete l’avantreno fluttuare nell’aria guardando le stelle) che ci ha colpito e fatto apprezzare a noi di SicurMOTO questa moto. Il prezzo di partenza è di €6.550,00.

 

SicurMOTO.it ringrazia per l’enorme gentilezza e disponibilità Davide Liccardo e gli amici della concessionaria Twins s.r.l. dealer Husqvarna e Ktm, primo riferimento per Napoli e provincia.

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