Bici elettriche con assicurazione obbligatoria? ANCMA lo esclude

Bici elettriche con assicurazione obbligatoria? ANCMA lo esclude

Anche le bici elettriche dovranno avere l'assicurazione obbligatoria? Se n'era parlato, ma ANCMA esclude la possibilità e spiega perché

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21 Agosto 2023 - 12:15

Lo scorso 3 agosto il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di veicoli. L’obiettivo del d.lgs. è appunto quello di apportare alcune modifiche al Codice della Strada e al Codice delle Assicurazioni Private per adattarli alle nuove norme europee. Tra le modifiche più importanti spicca l’introduzione dell’obbligo assicurativo per i ‘veicoli elettrici leggeri’, categoria che dovrebbe comprendere i monopattini elettrici ma non, contrariamente alle previsioni iniziali, le bici elettriche. Come ha perentoriamente specificato la stessa ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori.

ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA MONOPATTINI E BICI ELETTRICHE: COSA CAMBIA

In realtà, proprio sul tema dell’assicurazione per la micromobilità elettrica, la nuova direttiva UE, pur occupandosi della materia, lascia ampio spazio di manovra ai singoli Stati, non imponendo di fatto alcun obbligo. Pertanto la scelta di inserire nel decreto legislativo la RCA obbligatoria per i cosiddetti ‘veicoli elettrici leggeri’ è esclusivamente del Governo italiano, in sintonia con quanto previsto dalla riforma del Codice della Strada che verrà discussa in Parlamento nei prossimi mesi. Nello specifico il d.lgs. dispone che entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore (termine che come sappiamo non è mai perentorio) sarà emanato un decreto attuativo, di concerto tra MIMIT e MIT, che dovrà individuare i veicoli elettrici leggeri da sottoporre all’obbligo di copertura assicurativa. Scontato che tra questi ci saranno i monopattini elettrici, mentre ci sono dubbi sull’inserimento delle bici elettriche.

Su quest’aspetto è però intervenuta prontamente l’ANCMA, escludendo la possibilità che l’obbligo assicurativo possa riguardare le bici elettriche, intese come quelle ‘a pedalata assistita’. Infatti, la Confindustria delle due ruote conferma che dalla lettura della direttiva emerge chiaramente come il provvedimento riguardi i veicoli azionati esclusivamente da una forza meccanica, quindi da un motore (p.es. i monopattini). Invece nelle biciclette a pedalata assistita il funzionamento è determinato primariamente dall’azione della forza muscolare, assistita da una forza meccanica che si interrompe sempre in assenza della prima. Tra l’altro ANCMA sottolinea che l’obbligo di assicurazione per le e-bike non è presente in nessuno stato europeo.

La precisazione di ANCMA è giusta e opportuna. Resta tuttavia la preoccupazione per il fenomeno delle bici elettriche ‘truccate’, presente soprattutto in certe zone d’Italia, che viaggiano a velocità considerevoli, ben oltre il limite consentito, mettendo a rischio la sicurezza stradale. L’introduzione della RC obbligatoria per le e-bike avrebbe consentito di limitare questa piaga. Vuol dire che occorrerà rafforzare controlli e quadro sanzionatorio.

Bici elettriche con assicurazione obbligatoria

ASSICURAZIONE MOTO: LE ALTRE NOVITÀ DEL DECRETO LEGISLATIVO

Più in generale, il decreto legislativo interviene sul perimetro dell’obbligo assicurativo, stabilendo che è l’uso del veicolo a imporlo, indipendentemente dal terreno su cui avviene (anche se in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni) o dal fatto che sia fermo o in movimento. Ne consegue l’estensione dell’obbligo anche ai veicoli tenuti fermi in aree private.

Sono tuttavia previste deroghe dall’obbligo assicurativo per i veicoli non idonei all’uso come mezzo di trasporto, e per quelli ritirati dalla circolazione in quanto destinati alla rottamazione o sotto fermo amministrativo, confisca o sequestro. Resta per fortuna la possibilità di sospendere l’assicurazione in caso di utilizzo stagionale del mezzo, sfruttata tantissimo da proprietari di motocicli e ciclomotori. Anzi, tale opzione viene rafforzata perché non più rimessa alla libera scelta dell’impresa assicuratrice, ma obbligatoria se richiesta dall’assicurato. Il termine di sospensione potrà essere prorogato più volte ma non potrà avere una durata superiore a nove mesi nel corso di un anno.

Altri punti cardine della nuova direttiva UE in materia di RC auto, sempre compresi nel d.lgs. sono la protezione in tutta l’Unione delle persone lese anche nel caso di insolvenza dell’assicuratore (e non più nel solo nel caso di incidenti causati da veicoli non assicurati o non identificati), l’armonizzazione dei massimali minimi di copertura, il rafforzamento dei controlli non discriminatori e intrusivi sui veicoli da parte degli Stati membri, il riconoscimento transfrontaliero degli attestati di rischio, la disciplina degli strumenti di comparazione dei prezzi (qui l’Italia si era già portata avanti con il servizio Preventivass) e la disciplina dei sinistri in cui è coinvolto un rimorchio trainato da un veicolo.

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