Le moto possono andare in corsia di emergenza?

Sfogliamo il Codice della Strada e proviamo a capire se le moto possono andare in corsia di emergenza, specie alla luce di alcune recenti proposte

6 Ottobre 2020 - 00:00

Anni fa ci fu una proposta del Comune di Roma di aprire le corsie d’emergenza del GRA alla circolazione delle moto (qui la notizia sul quotidiano Il Tempo), ma poi non se ne fece più nulla. Ogni tanto l’argomento rispunta fuori, anche in riferimento ad altre città, al punto che molti si chiedono cosa preveda in concreto la normativa sulle corsia d’emergenza (che il Codice della Strada definisce più precisamente “corsie per la sosta di emergenza”) e se le moto, a differenza delle autovetture, possano circolarci, magari non sempre ma al verificarsi di determinate situazioni di traffico. Le moto possono andare in corsia di emergenza sì o no?

NORMATIVA SULLA CIRCOLAZIONE DELLE MOTO IN CORSIA D’EMERGENZA

La risposta è nell’articolo 176 del codice stradale. Che, diciamolo subito, non fa particolari distinzioni tra veicoli, mettendo sullo stesso piano auto e moto. In particolare sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali (tangenziali e simili):

– è vietato circolare sulle corsie per la sosta di emergenza se non per arrestarsi o riprendere la marcia;

– l’eventuale sosta sulla corsia d’emergenza, dovuta esclusivamente a malessere degli occupanti del veicolo o a inefficienza del veicolo medesimo, non deve eccedere il tempo strettamente necessario per superare l’emergenza stessa e non deve, comunque, protrarsi oltre le tre ore. Decorso tale termine il veicolo può essere rimosso coattivamente.

L’infrazione di entrambe le disposizioni è punita con una multa da 431 a 1.734 euro, mentre per la sola circolazione sulla corsia d’emergenza (e non anche per la sosta prolungata oltre il limite) si aggiungono la sospensione della patente da 2 a 6 mesi e la decurtazione di 10 punti patente.

Soltanto i veicoli (comprese le moto) appartenenti all’ente proprietario e gestore della strada, oppure quelli adibiti a servizi di polizia, vigili del fuoco e pronto soccorso, sono esonerati dal divieto di circolare sulla corsia d’emergenza, purché per esigenze di servizio e tenendo sempre in funzione la luce lampeggiante.

Le moto possono andare in corsia di emergenza

QUANDO LE MOTO POSSONO ANDARE IN CORSIA D’EMERGENZA

Dunque le moto non possono andare in corsia d’emergenza. Tuttavia l’articolo 176 del Codice della Strada consente un’eccezione, precisamente al comma 4, riferita alla sola circolazione in autostrada: “in caso di ingorgo è consentito transitare sulla corsia per la sosta di emergenza al solo fine di uscire dall’autostrada, a partire dal cartello di preavviso di uscita posto a 500 metri dallo svincolo”. Quindi le moto, così come le auto e gli altri veicoli, hanno il permesso di transitare sulla corsia d’emergenza se devono togliersi da un ingorgo e uscire dall’autostrada al primo svincolo disponibile, occupando però la corsia non prima di 500 metri dal casello di uscita.

MOTO IN CORSIA D’EMERGENZA: GIUSTO O SBAGLIATO?

Finora abbiamo descritto la normativa in vigore sulla circolazione delle moto in corsia d’emergenza. Poi c’è la realtà. Una realtà che vede molti conducenti di motocicli occupare spesso e volentieri la corsia più esterna per evitare le code. Si tratta, questo, di un comportamento (come abbiamo visto) vietato ma che viene talvolta tollerato dalle forze dell’ordine, specie se serve a snellire un po’ il traffico. Il problema è che alcuni (molti?) motociclisti approfittano della circostanza per sfrecciare sulle corsie d’emergenza a velocità decisamente fuori luogo, oltre che pericolose. Occorrerebbe forse regolamentare questa condotta, consentendo alle moto di transitare sulla carreggiata d’emergenza a precise condizioni (ad esempio mantenendo una velocità relativamente bassa). Alcune proposte in questione, come quella di qualche anno fa relativa al GRA di Roma, sono già state avanzate.

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