Ponte di Genova: non ha il guardrail salvamotociclisti ma è in regola

Ponte di Genova: non ha il guardrail salvamotociclisti ma è in regola

Sul nuovo Ponte di Genova non c'è lo specifico guardrail salvamotociclisti, obbligatorio dal 2019, ma il viadotto progettato da Renzo Piano è comunque in regola. Ecco perché

7 Agosto 2020 - 00:00

Dall’anno scorso è obbligatoria l’installazione sulla rete stradale italiana del cosiddetto ‘guardrail salvamotociclisti’, che per le sue specifiche tecniche può mitigare gli effetti dell’urto di una moto e di un motociclista contro il guardrail. Tuttavia il nuovo Ponte di Genova, inaugurato da pochi giorni dopo la ricostruzione a tempo di record, ne è sprovvisto. Però è comunque in regola, sfruttando una scorciatoia burocratica e un’altra di tipo tecnico, anche se resta lo stesso un’occasione persa.

LA NORMA SUL GUARDRAIL SALVAMOTOCICLISTI

La norma sull’obbligo di installare guardrail appositi per le moto, voluta fortemente dall’allora ministro dei Trasporti Toninelli, riguarda tutte le curve circolari caratterizzate da un raggio minore di 250 metri, ma solo nei seguenti casi: interventi di nuova costruzione; adeguamento di tratti stradali esistenti che comportano varianti di tracciato e/o rinnovo delle barriere di sicurezza stradali su tratti significativi; strade esistenti non soggette a interventi, ma dove siano avvenuti nel triennio precedente almeno 5 incidenti con morti e/o feriti che abbiano visto il coinvolgimento di motocicli o ciclomotori.

PERCHÉ IL PONTE DI GENOVA NON HA IL GUARDRAIL SALVA MOTOCICLISTI

Sfruttando proprio questi limiti della norma, il Ponte di Genova dedicato a San Giorgio si è potuto costruire senza guardrail salvamotociclisti e soprattutto senza infrangere le norme vigenti. Infatti, secondo ciò che riporta il portale motociclistico Dueruote.it, il progetto esecutivo del nuovo ponte ha avuto l’ok dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici prima che entrasse in vigore l’obbligo dello specifico guardrail, e quindi le barriere di sicurezza montate lungo il viadotto sono state scelte dal progettista e approvate dal responsabile del procedimento sulla base della normativa all’epoca vigente. Infatti il decreto Toninelli non è retroattivo, salvo specifici casi in cui però non rientra il Ponte di Genova.

Ponte di Genova guardrail salvamotociclisti

PONTE DI GENOVA SICURO PER LE MOTO ANCHE SENZA SPECIFICO GUARDRAIL?

Ma c’è un altro motivo per cui il nuovo Ponte di Genova non ha il guardrail salvamotociclisti: in nessuna delle curve del viadotto si raggiunge un raggio minore di 250 metri, soglia entro la quale tutte le strade di nuova costruzione devono necessariamente prevedere questi dispositivi. Aggiungiamoci poi che sul ponte si viaggia a velocità relativamente basse (80 km/h che scendono a 60 e 40 in prossimità degli svincoli con la A7) e che sui tratti autostradali gli incidenti in moto sono più rari che su altre strade.

GUARDRAIL SALVAMOTOCICLISTI: PROBLEMI NEL MONTAGGIO?

Insomma è tutto in regola, anche se ci sarebbe piaciuto che una struttura all’avanguardia come il nuovo ponte progettato da Renzo Piano montasse lo stesso gli ultimissimi dispositivi in fatto di sicurezza dei motociclisti, più che altro per una questione di prestigio, oltre che di efficienza. E anche perché pare che collocare in un secondo momento il guardrail per le moto su barriere pensate soprattutto per le auto sia un’operazione niente affatto semplice.

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