Bambini in moto: età e accessori, le regole nei Paesi europei

Bambini in moto: età e accessori, le regole nei Paesi europei

Trasporto dei bambini in moto: età minima e accessori obbligatori, le regole in vigore negli altri Paesi europei, esclusa l'Italia

3 Settembre 2020 - 00:00

Il Codice della Strada italiano non contiene particolari norme che regolano il trasporto dei bambini in moto, limitandosi a disporre, con l’articolo 170, che sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote è vietato il trasporto di minori di anni cinque, pena una sanzione amministrativa da 165 a 661 euro. L’uso del seggiolino per moto è facoltativo e non obbligatorio, così come altri accessori quali imbracature, paraschiena e abbigliamento tecnico vario. È richiesto soltanto l’uso del casco omologato, ma questo vale per tutti coloro che salgono in sella a una moto, a prescindere dall’età. Ora la domanda è questa: nel resto d’Europa funziona alla stessa maniera o ci sono norme differenti per il trasporto dei bambini in moto? L’età minima è diversa? C’è l’obbligo di utilizzare certi accessori? Tutte le risposte nei prossimi paragrafi.

BAMBINI IN MOTO: REGOLE IN EUROPA SPESSO DIVERSE DALL’ITALIA

E in effetti dando un’occhiata alle regole in vigore nei principali Paesi europei si notano subito numerose disomogeneità. Qualche esempio? L’età minima per salire in moto (ovviamente da passeggero), che come abbiamo visto in Italia è fissata a 5 anni, in Belgio è di 3 anni e in Spagna addirittura di 12 (ma scende a 7 se il conducente è un genitore), mentre in Francia e Regno Unito non è neppure prevista. In Danimarca invece l’età minima è 5 anni ma per i bambini sotto i 135 cm di altezza è sempre richiesto l’uso del seggiolino. E in Polonia un bambino sotto i 7 anni può viaggiare solo su moto che non superino i 40 km/h.

REGOLE NEI PAESI EUROPEI PER IL TRASPORTO DEI BAMBINI IN AUTO

Ecco le norme nei maggiori Paesi europei:

Austria: età minima 12 anni e deve raggiungere le pedaline o i poggiapiedi;

Belgio: età minima 3 anni. Tra i 3 e gli 8 anni i bambini possono essere trasportati solamente con un apposito seggiolino approvato e su una moto o scooter di cilindrata non superiore a 125 cc;

Croazia: età minima 12 anni;

Danimarca: età minima 5 anni. I bambini alti meno di 135 cm devono obbligatoriamente essere trasportati su un apposito seggiolino omologato;

Francia: nessun limite d’età. Tuttavia per i bambini sotto i 5 anni è obbligatorio l’utilizzo del seggiolino omologato con adeguati poggiapiedi e maniglie. Per i bambini di età superiore ai 5 anni è fatto obbligo di raggiungere il poggiapiedi. A prescindere dall’età è sempre necessario l’uso di guanti omologati e gilet catarifrangente;

Germania: nessun limite di età ma sotto i 7 anni si deve utilizzare un seggiolino;

Grecia: nessun limite di età ma sotto i 5 anni deve essere utilizzato un seggiolino;

Lussemburgo: età minima 12 anni, inoltre il bambino deve arrivare ad appoggiarsi con i piedi;

Norvegia: nessun limite di età, ma è raccomandato che il bambino sia abbastanza alto da raggiungere le pedivelle poggiapiedi;

Polonia: nessun limite di età ma sotto i 7 anni è consentita una velocità massima di soli 40 km/h;

Portogallo: età minima 7 anni;

Regno Unito: nessun limite di età ma il bambino deve poter raggiungere i poggiapiedi;

Slovenia: età minima 12 anni;

Spagna: età minima 12 anni, oppure 7 ma solo se trasportato da un genitore;

Svizzera: nessun limite di età. Sotto i 7 anni bisogna avere un seggiolino omologato; dopo i 7 anni è sufficiente che il bambino in moto arrivi alle pedaline;

Turchia: nessun limite di età, ma per salire in sella i bambini devono poter raggiungere il poggiapiedi in maniera autonoma.

BAMBINI IN MOTO: REGOLE GENERALI

Inutile precisare che le regole e le disposizioni specifiche per i bambini sono affiancate dalle norme che invece sono valide per tutti. A cominciare dall’utilizzo del casco che è obbligatorio pressoché ovunque. A questo proposito giova precisare che il casco per i bambini che vanno in moto deve essere della misura giusta, ossia perfettamente aderente, e non deve sfilarsi nemmeno se per assurdo si tiene il bimbo a testa in giù con il cinturino slacciato. È vero che così facendo si è costretti a cambiarlo più spesso a causa del normale sviluppo del bambino, ma acquistare un casco più largo per farlo durare di più nel tempo è un errore madornale per la sicurezza del piccolo.

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