Incidente stradale con minorenne alla guida di una moto: conseguenze

Incidente stradale con minorenne alla guida di una moto: conseguenze

Che succede nell'ipotesi di incidente stradale con minorenne alla guida di una moto? Tutte le conseguenze a livello civile, penale e amministrativo

27 Agosto 2020 - 00:00

Tutti probabilmente già sanno che i minori di anni 18 possono conseguire la patente AM (dai 14 anni) e la patente A1 (dai 16) e guidare i mezzi corrispondenti. Al compimento dei 16 anni possono pure trasportare un passeggero sui veicoli omologati allo scopo. In altri termini i minorenni sono assolutamente autorizzati, previo ottenimento del documento abilitativo, a circolare su strada su alcuni mezzi a motore. Ma quali sono le conseguenze in caso di incidente stradale con minorenne alla guida di una moto?

INCIDENTE STRADALE CON MINORENNE ALLA GUIDA DI UNA MOTO: L’ASSICURAZIONE

Innanzitutto ricordiamo che ciclomotori 50 e motocicli 125, ossia le uniche due tipologie di moto che possono guidare gli under 18, osservano le stesse norme di tutti gli altri veicoli a motore. Pertanto possono circolare solo se muniti di polizza per la responsabilità civile che copra gli eventuali danni causati a terzi (cose o persone). Tuttavia non si può intestare un contratto assicurativo a un minore, di conseguenza il contraente della polizza dev’essere necessariamente un adulto, ad esempio uno dei genitori del minore. Nonostante ciò la classe di rischio viene calcolata sulla base dell’intestatario del mezzo (che può essere anche il minore) e non del contraente della RC moto. Tutto questo per dire che nel caso di incidente stradale con minorenne alla guida di una moto, l’assicurazione copre normalmente le cose e le persone danneggiate. Compresi gli eventuali terzi trasportati. Solo il guidatore responsabile resta escluso da qualsiasi tutela, sempre che non sia coperto dalla garanzia accessoria infortuni conducente moto.

INCIDENTE DI UN MINORENNE CON VIOLAZIONI DEL CODICE DELLA STRADA

Ovviamente in un incidente con un minorenne alla guida qualcosa potrebbe non filare liscio. Ad esempio l’assicurazione potrebbe rifiutarsi di corrispondere il risarcimento, o addirittura di chiedere una rivalsa, nell’ipotesi di gravi violazioni da parte del conducente. Tra queste ci sono la guida senza casco o con casco non omologato, il trasporto di un passeggero senza aver compiuto 16 anni e/o su mezzi non omologati per due persone, la guida di un motorino truccato, la guida di una moto senza la patente idonea (ad esempio condurre una moto 250 cc con la patente A1). O situazioni ancor più gravi come un incidente causato per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.

Incidente stradale con minorenne alla guida di una moto

INCIDENTE DI UN MINORENNE ALLA GUIDA DI UNA MOTO: CONSEGUENZE CIVILI, PENALI E AMMINISTRATIVE

A questo proposito occorre distinguere tra conseguenze civili, penali e amministrative.

– Se il conducente minorenne di una moto, ciclomotore o motociclo che sia, cagiona un danno che prevede una rivalsa ne rispondono sempre i genitori (o il tutore). Lo prevede l’articolo 2048 c.c., secondo cui “il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi”.

– Se il conducente minorenne di una moto commette invece un reato, ad esempio lesioni oppure omicidio stradale, se ha compiuto 14 anni ne risponde personalmente. Perché, come recita l’articolo 27 della Costituzione “la responsabilità penale è personale”. E questo vale anche quando a compiere il fatto sia un minore di 18 anni (ma che ne abbia almeno 14, perché sotto questa età non si è imputabili), purché venga dimostrata la sua capacità di intendere e di volere. Tuttavia se il reato comporta anche un risarcimento pecuniario devono sostenerlo i genitori o il tutore.

– Per quanto riguarda infine le conseguenze di tipo amministrativo (ossia multe e sanzioni), la legge 689/81 precisa che “non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i 18 anni. O non aveva, in base ai criteri indicati nel Codice Penale, la capacità di intendere e di volere”. Pertanto della multa ne rispondono coloro che erano tenuti alla sua sorveglianza, quindi i genitori. Ricordiamo infine che ai minorenni non si applicano le sanzioni accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente. Mentre è possibile la decurtazione dei punti patente.

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