Freno posteriore moto: come e quando si usa?

Freno posteriore moto: come e quando si usa?

Focus sul freno posteriore moto: come e quando si usa? Sebbene spesso sottovalutato, torna utilissimo per mantenere la stabilità del mezzo

11 Dicembre 2023 - 18:45

Molti motociclisti, soprattutto i meno esperti, sottovalutano il freno posteriore della moto, relegandolo a poco più di un oggetto decorativo. Ed è un errore perché, come sanno i conducenti più smaliziati, l’uso corretto del freno posteriore può rivelarsi decisamente utile. Infatti, oltre a costituire uno strumento essenziale per controllare la moto, il freno posteriore porta stabilità, migliora il trasferimento di carico in frenata e permette di correggere la traiettoria in curva. Cerchiamo di capire meglio nello specifico come e quando si usa.

AZIONAMENTO DEL FRENO POSTERIORE MOTO

Il freno posteriore è generalmente attivato dal pedale del freno sul lato destro della moto, agendo sulla ruota posteriore. A differenza del freno anteriore, che utilizza principalmente il principio dell’attrito, il freno posteriore sfrutta sia l’attrito che la compressione del fluido frenante. Quando il motociclista preme il pedale del freno posteriore, viene applicata una forza sulla pinza del freno, comprimendo le pastiglie contro il disco o il tamburo, generando attrito e conseguente decelerazione.

QUANDO SI USA IL FRENO POSTERIORE MOTO

A scanso di equivoci, il freno anteriore resta quello che garantisce la potenza maggiore e permette le decelerazioni più significative. Tuttavia la collaborazione del freno posteriore risulta fondamentale per mantenere il controllo della moto in diverse situazioni. Ecco le principali.

  • Frenata a bassa velocità: a basse velocità, per esempio nel traffico, il peso della moto è concentrato sul retrotreno, con un rapporto di carico sull’avantreno di 70:30 (cioè il 70% del peso della moto è concentrato sul retrotreno, mentre il restante 30% sull’avantreno). Ciò significa che in queste situazioni il freno posteriore riesce a generare una maggiore forza frenante senza causare il sollevamento dell’avantreno.
  • Frenata in curva: il freno posteriore può essere usato per stabilizzare la moto in curva e correggere la traiettoria, chiudendola, senza agire sul gas.
  • Frenata in emergenza: in situazioni d’emergenza, quando bisogna frenare improvvisamente, bisogna premere la leva del freno anteriore progressivamente fino ad arrivare alla pressione massima, e aiutarsi anche con il posteriore in modo che la gomma dietro possa mantenere il contatto con l’asfalto e offrire un po’ di trazione, per rallentare prima.

L’uso del freno posteriore moto può tornare utile anche sui tornanti di montagna e durante le strette inversioni, agendo in combutta con acceleratore e frizione.

A questo proposito giova ricordare che la guida di una moto non contempla solo “l’on-off”, ma la modularità. Significa sapere usare con la giusta intensità (freni) e modularità (frizione) nelle svariate situazioni di guida.

Freno posteriore moto

MANUTENZIONE FRENO POSTERIORE MOTO

La manutenzione regolare del sistema di frenatura è fondamentale per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente del freno posteriore. I controlli periodici delle pastiglie, del disco o del tamburo, nonché del liquido del freno, sono essenziali per prevenire guasti improvvisi e mantenere un’efficace capacità frenante. Ricordarsi soprattutto che il freno posteriore, a cominciare dalla pompa e dal pedale, tende ad accumulare molto più sporco dell’anteriore, proprio in virtù della sua posizione. Di conseguenza si deve pulire la pinza e controllare le pastiglie con regolarità.

FRENATA ANTERIORE E POSTERIORE INSIEME: LA FRENATA INTEGRALE

Se si parla di frenata posteriore moto è opportuno fare un accenno al sistema di frenata integrale (o frenata combinata) brevettato da Moto Guzzi e Brembo e usato soprattutto dagli anni ‘70 fino agli anni ‘90, anche da altre case motociclistiche seppur con alcune varianti. Il funzionamento era abbastanza semplice: anziché demandare l’azione dei freni anteriore e posteriore a due comandi separati, il sistema prevedeva l’azionamento del disco posteriore e di uno dei due dischi anteriori con un unico comando (il pedale), mentre la leva posta sul manubrio agiva solo sul secondo disco anteriore. Il vantaggio era quello di sviluppare forze frenanti bilanciate sui due assi sempre: ad esempio in caso di frenata molto energica il secondo freno anteriore dava la forza frenante supplementare necessaria.

Col passare degli anni si è però diffusa tra i motociclisti l’idea di pericolosità della frenata integrale, che quindi è andata pian piano scomparendo. Tuttavia negli ultimi anni si sta riscontrando un riutilizzo di questo sistema, con le opportune modifiche, specie su moto crossover o con cambio automatico.

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