Ancora semaforo rosso per i 125 in autostrada e tangenziali, ma probabilmente si farà un nuovo tentativo nel 2022. La situazione attuale e le prospettive per il futuro
Correva l’anno 2019, al governo c’era ancora il Conte I e il via libera alla circolazione di moto e scooter 125 in autostrada sembrava imminente. La commissione Trasporti della Camera aveva infatti approvato la riforma del Codice della Strada che, tra le altre cose, limitava il divieto di circolazione su autostrade e strade extraurbane principali soltanto alle moto di cilindrata inferiore a 120 cc ed elettriche fino a 11 kW, autorizzando di fatto i 125. Per l’ok definitivo mancava solo la convalida del Parlamento, ma quel testo in Aula non ci è mai arrivato. Prima la caduta del Conte I e la nascita del Conte II con un’altra maggioranza e poi l’arrivo della pandemia hanno fatto sì che la riforma finisse nel dimenticatoio. E quando gli ultimi due governi hanno comunque messo mano al CdS apportando modifiche anche sostanziali, hanno ignorato la questione dei 125. Ma è davvero finita qui?
Aggiornamento del 22 novembre 2021 con la situazione attuale e le previsioni sul destino dei 125 in autostrada, dal 2022 in poi.
125 IN AUTOSTRADA E TANGENZIALI: LA NORMATIVA VIGENTE
Dunque allo stato attuale, anche dopo le recenti novità introdotte dalla legge di conversione del decreto Infrastrutture e Trasporti 2021, l’articolo 175 del Codice della Strada continua a negare la possibilità per moto e scooter 125 di circolare in autostrada e sulle strade extraurbane principali (tangenziali, superstrade, ecc.). In particolare il divieto si applica a “velocipedi, ciclomotori, motocicli di cilindrata inferiore a 150 centimetri cubici se a motore termico, ovvero di potenza inferiore a 11 kW se a motore elettrico“, nonché alle “motocarrozzette di cilindrata inferiore a 250 centimetri cubici se a motore termico“.
Se invece fosse passata la proposta del 2019 già approvata dalla commissione parlamentare competente, avrebbero potuto circolare in autostrada tutti i motoveicoli di cilindrata superiore a 120 cc (o 11 kW se elettrici) con alcune limitazioni: il permesso sarebbe stato accordato solo a soggetti maggiorenni, muniti di patente A, B o di categoria superiore. Oppure muniti da almeno due anni di patente A1 o patente A2.
NO AI 125 IN AUTOSTRADA: COMMENTI E CRITICHE
Con quella modifica poi abortita l’Italia si sarebbe allineata agli altri paesi UE che già prevedono la circolazione dei scooter 125 in autostrada e sulle principali strade extraurbane, come le tangenziali. Trovando tra l’altro l’approvazione di gran parte dei motociclisti italiani, soprattutto di quelli che vivono a ridosso delle grandi aree metropolitane. Ricordiamo infatti che sebbene moto e scooter 125 non siano mezzi adatti per i lunghi viaggi, possono invece tornare utilissimi per le brevi distanze. Permettendo ad esempio di ridurre drasticamente i tempi per recarsi al lavoro e snellire l’ingolfatissimo traffico extraurbano nelle ore di punta. Anche per attraversare le grandi città da un punto all’altro è forse preferibile utilizzare le tangenziali che le vie del centro, spesso soggette a limitazioni della circolazione.
Bisogna dire che c’era pure chi criticava il provvedimento, giudicando i 125 mezzi non adeguatamente sicuri per viaggiare in autostrada a fianco di veicoli che sfrecciano a 130 km/h e oltre.
125 IN AUTOSTRADA: PROSPETTIVE PER IL 2022
È probabile comunque che i rappresentati dei motociclisti e delle case costruttrici torneranno alla carica sulla circolazione dei 125 in autostrada già nel 2022. Non a caso, proprio di recente, dalla Federazione Motociclistica Italiana hanno precisato che questo vincolo esiste solo in Italia e non è più giustificato dal progresso tecnologico e dai livelli di sicurezza raggiunti dai veicoli a due ruote: “auspichiamo che in un prossimo futuro, anche con la collaborazione dei concessionari autostradali, sarà possibile allineare il nostro Paese al resto d’Europa“. Dello stesso tenore il commento rilasciato da ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori: “dobbiamo purtroppo ancora una volta registrare la mancata approvazione della misura riguardante l’acceso dei 125 in autostrada“.