Esportazione all’estero di una moto: procedura e costi

Esportazione all’estero di una moto: procedura e costi

Come fare la radiazione per definitiva esportazione all'estero di una moto: la procedura, la documentazione e i costi necessari

10 Maggio 2023 - 17:00

Può succedere di doversi trasferire all’estero con tanto di moto al seguito. In questo caso, oltre a organizzare il trasporto della moto, occorre provvedere alla radiazione del mezzo dall‘Archivio Nazionale dei Veicoli e dal PRA in Italia per poterlo reimmatricolare nel nuovo Paese di residenza. Vediamo come funziona la procedura di radiazione per definitiva esportazione all’estero di un motociclo.

  1. Requisiti
  2. Come presentare la richiesta
  3. Documenti e costi
  4. Esportazione senza cancellazione dal PRA
  5. Casi particolari
  6. Esportazione di un ciclomotore

Aggiornamento del 10 maggio 2023 con le informazioni più recenti sulla procudura e sui costi necessari per effettuare l’esportazione all’estero di una moto.

ESPORTAZIONE ALL’ESTERO DI UNA MOTO: REQUISITI

Iniziamo col dire che la radiazione del veicolo per definitiva esportazione all’estero deve essere effettuata in Italia, quindi prima del trasferimento. La procedura è cambiata di recente a seguito della modifica dell’articolo 103 del Codice della Strada, introdotta dalla legge n. 120/2020. Le nuove disposizioni prevedono come requisito per la radiazione che, alla data di richiesta della cancellazione dall’ANV e dal PRA, la moto abbia la revisione in corso di validità oppure che sia stata sottoposta, nell’anno in cui ricorre l’obbligo della revisione, a collaudo per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione, e che non sia pendente un provvedimento di revisione singola.

ESPORTAZIONE ALL’ESTERO DI UNA MOTO: COME PRESENTARE LA RICHIESTA

La radiazione per definitiva esportazione può essere richiesta dall’intestatario della moto o da altro avente titolo (ad esempio un erede), munito di documento d’identità, e va presentata presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) previa prenotazione. Al termine della radiazione viene emesso un Documento Unico di circolazione e di proprietà (DU), non valido per circolare, con l’annotazione della cessazione dalla circolazione della moto per definitiva esportazione in un altro Paese UE o in uno Stato extra-UE. Qualora l’intestatario abbia la necessità di raggiungere con il mezzo il Paese estero di destinazione può chiedere il rilascio del foglio di via e delle targhe provvisorie in Motorizzazione, anche tramite un’agenzia di pratiche auto. Con l’esportazione definitiva il motociclo cessa di essere iscritto nel PRA interrompendosi anche l’obbligo del pagamento del bollo.

Esportazione all'estero di una moto

RADIAZIONE PER ESPORTAZIONE ALL’ESTERO DELLA MOTO: DOCUMENTI E COSTI

La documentazione da presentare con la richiesta di radiazione per esportazione è la seguente:

  • Istanza Unificata.
  • Se la richiesta è presentata dall’avente titolo non intestatario al PRA è necessario allegare anche il titolo di acquisto in originale (atto di vendita, provvedimento della Pubblica Amministrazione, verbale di vendita all’asta, accettazione di eredità, ecc.) redatto nelle forme prescritte dalla legge.
  • Certificato di proprietà, se in formato cartaceo, e carta di circolazione, oppure Documento Unico.
  • Targhe della moto (anteriore e posteriore).
  • Documento di identità e Codice fiscale.

Questi invece i costi per la richiesta di esportazione:

  • Emolumenti ACI: 13,50 euro.
  • Imposta di bollo: 32,00 euro per istanza unificata.
  • Diritti DT: 10,20 euro.

ESPORTARE ALL’ESTERO UNA MOTO SENZA PRIMA CANCELLARLA DAL PRA: COME RIMEDIARE

Nonostante la legge preveda che la cancellazione della moto dall’ANV e dal PRA debba eseguirsi prima dell’effettiva esportazione all’estero, è possibile provvedere anche dopo salva l’eventuale applicazione della sanzione pecuniaria di 173 euro. Questo, però, a condizione che il veicolo sia già stato reimmatricolato all’estero e che, pertanto, venga prodotta una copia della carta di circolazione estera, nonché le targhe, la carta di circolazione + certificato di proprietà cartaceo o il DU italiani.

ESPORTAZIONE DI UNA MOTO ALL’ESTERO: CASI PARTICOLARI

Se sulla moto da esportare è iscritto al PRA un provvedimento di fermo amministrativo occorrerà prima cancellare il fermo (dopo aver pagato le somme dovute al concessionario dei tributi) e solo dopo richiedere la cessazione della circolazione per esportazione. Invece qualora sul veicolo da esportare risulti iscritta un’ipoteca non ancora scaduta, un pignoramento o un sequestro, deve essere allegato un atto comprovante l’assenso alla radiazione da parte del creditore o dell’autorità competente. In particolare, per l’esportazione di veicoli con ipoteche iscritte e non ancora scadute è necessario allegare l’atto di assenso del creditore reso nella forma della scrittura privata autenticata dal notaio.

Esportazione moto all'estero

ESPORTAZIONE ALL’ESTERO DI UN CICLOMOTORE

I ciclomotori non sono veicoli registrati al PRA per cui la procedura di radiazione per esportazione all’estero è leggermente diversa. La domanda dev’essere infatti presentata agli sportelli della Motorizzazione, anche servendosi di un’agenzia, allegando i seguenti documenti:

  • certificato di circolazione in originale (in caso di furto: denuncia di smarrimento/furto in originale o copia conforme all’originale);
  • dichiarazione di esportazione ciclomotore compilata e firmata in originale, redatta su carta semplice, riportante il numero di telaio del ciclomotore e il paese di destinazione;
  • modulo TT2118 compilato e firmato in originale;
  • copia documento di identità dell’intestatario (o del legale rappresentante se società).
  • ricevuta dei versamenti di 10,20 euro e di 32,00 euro pagati su bollettini PagoPA.

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