Patente A o A3: costo, età e cosa si può guidare

Il conseguimento della patente A o A3: il costo, l'età minima, i documenti necessari, le moto che si possono guidare e la procedura degli esami di teoria e di pratica
La massima categoria di patente per motocicli è la patente A (o A3), che consente di guidare qualsiasi moto senza limiti di cilindrata o velocità. Per conseguire il titolo che abilita alla guida delle moto più potenti ci vuole un’età minima, peraltro superiore a quella necessaria per condurre le automobili, e come per tutte le altre patenti occorre superare un esame di teoria e una prova pratica. Riepiloghiamo i passi da compiere per prendere la patente A: il costo, i documenti da presentare per l’istanza e la procedura d’esame.
Aggiornamento del 16 febbraio 2022 con precisazioni sul pagamento dei bollettini con la nuova modalità PagoPA.
PATENTE A: ETÀ MINIMA E ALTRI REQUISITI
L’età minima per il conseguimento della patente A è 24 anni, che scendono a 20 anni se il conducente è già titolare della patente di guida A2 da almeno due anni. Possono conseguire la patente A i cittadini residenti in Italia, i cittadini UE/SEE/Svizzera in possesso della residenza normale nel nostro Paese (per residenza ‘normale’ si intende il luogo, sul territorio nazionale, in cui una persona dimora abitualmente per interessi personali e/o professionali) e i cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno o documento analogo.
COSA SI PUÒ GUIDARE CON LA PATENTE A
In base all’articolo 116 comma 3 lettera d del Codice della Strada, la patente A consente di guidare motocicli, ossia veicoli a due ruote, senza carrozzetta (categoria L3e) o con carrozzetta (categoria L4e), muniti di un motore con cilindrata superiore a 50 cm³ se a combustione interna e/o aventi una velocità massima per costruzione superiore a 45 km/h. Permette inoltre di guidare i ciclomotori e i tricicli di potenza superiore a 15 kW (per questi ultimi è necessaria un’età minima di 21 anni).
PATENTE A: DOCUMENTI E COSTO DEGLI ESAMI
Per prendere la patente A si deve innanzitutto presentare la relativa istanza all’ufficio della Motorizzazione civile (in alternativa il candidato può affidare l’intera procedura a un’autoscuola, se ha deciso di iscriversi ai corsi teorici e pratici, pagando ovviamente il servizio offerto), allegando i seguenti documenti:
– modello TT 2112 (scarica qui) compilato e sottoscritto;
– ricevuta di pagamento di un bollettino PagoPA per la tariffa “20 – ESAME DI TEORIA CONSEGUIMENTO PATENTE DI GUIDA”;
– fotocopia fronte-retro di un documento di identità valido;
– 2 foto recenti (non anteriori a sei mesi), uguali, formato tessera su fondo bianco e a capo scoperto, stampate su carta di alta qualità e risoluzione;
– certificato medico in bollo da 16,00 euro, con fotografia, rilasciato in data non anteriore a tre mesi da un medico abilitato; oppure di data non eccedente i sei mesi nel caso sia rilasciato da una commissione medica locale.
PATENTE A: ESAME DI TEORIA
Presentata l’istanza ad una Motorizzazione, il candidato può chiedere subito di prenotare la data per sostenere l’esame di teoria, che deve avvenire entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda, con due prove a disposizione (significa che in caso di due bocciature deve ripetere l’iter dall’inizio). L’esame si svolge con sistema informatizzato e il candidato deve rispondere a quaranta quesiti (quiz), indicando V se ritiene un singolo quesito vero o F se lo ritiene invece falso. La prova ha durata di trenta minuti e si possono commettere al massimo quattro errori. Gli argomenti dell’esame teorico della patente A, che includono contenuti dedicati anche alle categorie A1, A2, B1, B e BE, sono i seguenti:
– segnaletica stradale verticale ed orizzontale, segnalazioni, precedenze e limiti di velocità;
– importanza di un atteggiamento vigile e di un corretto comportamento nei confronti degli altri utenti della strada;
– osservazione, valutazione e decisione, in particolare tempi di reazione, nonché cambiamenti nel comportamento al volante indotti da alcool, droghe, medicinali, stati d’animo e affaticamento;
– principi fondamentali relativi all’osservanza della distanza di sicurezza fra i veicoli, allo spazio di frenata ed alla tenuta di strada nelle diverse condizioni sia atmosferiche sia della strada;
– fattori di rischio legati alle diverse condizioni della strada; in particolare il loro cambiamento in base alle condizioni atmosferiche e al passaggio dal giorno alla notte;
– caratteristiche dei diversi tipi di strada e relative norme di comportamento;
– guida sicura nelle gallerie stradali;
– fattori di rischio specificamente legati all’inesperienza degli altri utenti della strada e categorie di utenti particolarmente esposte quali bambini, pedoni, ciclisti e persone con mobilità ridotta;
– rischi legati alla manovra e alla guida di diversi tipi di veicolo e relativo campo visivo del conducente;
– formalità amministrative e documenti necessari per la circolazione dei veicoli;
– regole generali di comportamento in caso di incidente (collocazione dei segnali di pericolo e segnalazione dell’incidente) ed eventuali misure di assistenza agli infortunati;
– fattori di sicurezza legati al veicolo, al carico e alle persone trasportate;
– precauzioni da adottare nello scendere dal veicolo;
– elementi di meccanica legati alla sicurezza stradale; i candidati devono essere in grado di riconoscere i difetti più ricorrenti, con particolare riguardo a sterzo, sospensioni, freni, pneumatici, luci e indicatori di direzione, catadiottri, specchietti retrovisori, parabrezza e tergicristalli, sistema di scarico, cinture di sicurezza e dispositivi di segnalazione acustica;
– sistemi di sicurezza dei veicoli, in particolare: impiego delle cinture di sicurezza, poggiatesta e dotazioni per la sicurezza dei bambini;
– regole di utilizzo dei veicoli legate all’ambiente (corretto impiego dei dispositivi di segnalazione acustica, consumo ridotto di carburante, limitazione delle emissioni inquinanti, ecc.);
– impiego del casco e di ulteriore abbigliamento protettivo di altro tipo, ove prescritto;
– percezione del motociclista da parte degli altri utenti della strada;
– fattori di rischio legati ai vari tipi di strada precedentemente indicati, con particolare attenzione agli elementi potenzialmente scivolosi quali tombini, segnaletica orizzontale (ad esempio strisce e frecce) e binari;
– elementi di meccanica legati alla sicurezza stradale precedentemente indicati, con particolare attenzione all’interruttore di emergenza, ai livelli dell’olio e alla catena;
– norme sulla circolazione in autostrada e strade extraurbane principali; trasporto di persone; carico dei veicoli; pannelli sui veicoli; traino dei veicoli e dei veicoli in avaria;
– responsabilità civile, penale, amministrativa; forme assicurative legate al veicolo diverse dalla RCA;
– elementi costitutivi del veicolo importanti per la sicurezza; manutenzione ed uso; stabilità e tenuta di strada del veicolo;
– sistema sanzionatorio;
– limiti di traino; organi di traino e sistemi di frenatura del rimorchio; conoscenza del comportamento del rimorchio durante la circolazione; limiti di velocità del complesso.
ESAME PRATICO PATENTE A: TEMPISTICHE
Una volta passato l’esame di teoria e ottenuto il ‘foglio rosa’ per esercitarsi alla guida del motociclo, il candidato ha undici mesi di tempo per superare l’esame pratico, che si contano a partire dal mese successivo al superamento dei quiz (quindi dodici mesi in tutto). Nel caso dell’esame pratico i tentativi a disposizione sono tre. La prova pratica dev’essere sostenuta previa prenotazione dell’esame non oltre il decimo giorno precedente la data della prova, naturalmente entro il termine di validità di dodici mesi (uno + undici) del foglio rosa. Qualora non l’abbia già fatto in occasione dell’istanza originaria, all’atto della prenotazione il candidato deve allegare la ricevuta di pagamento di un bollettino PagoPA per la tariffa “21 – ESAME DI PRATICA CONSEGUIMENTO PATENTE DI GUIDA”.
Importante: chi ha già la patente A1, A2, B1, B o BE può conseguire la patente A svolgendo solo la prova pratica di guida, senza passare dai quiz.
ESAME PRATICO PATENTE A: MOTO DA UTILIZZARE
La prova pratica di guida per la patente A deve essere sostenuta su un motociclo senza sidecar, la cui massa a vuoto superi 180 kg, con potenza nominale di almeno 50 kW. Se la moto è a motore a combustione interna, la cilindrata dev’essere di almeno 600 cm³; se invece è a motore elettrico, il rapporto potenza/peso del veicolo dev’essere di almeno 0,15 kW/kg. È comunque consentita una tolleranza di 5 kg sotto la massa minima prescritta e di 5 cm³ sotto la cilindrata minima. Se si svolge la prova con una moto dotata di cambio automatico, la patente di guida riporterà poi la limitazione, indicata con il codice 78, di condurre solo mezzi dotati di cambio automatico.
ESAME PRATICO PATENTE A: SVOLGIMENTO DELLA PROVA
La prova pratica di guida per la patente A si articola in tre fasi:
– Verifica della capacità del conducente di prepararsi a una guida sicura (il candidato deve indossare correttamente il casco e ulteriore abbigliamento protettivo di altro tipo, se prescritto, ed effettuare, a caso, un controllo della condizione di pneumatici, freni, sterzo, interruttore di emergenza, catena, livelli dell’olio, luci, catadiottri, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica).
– Manovre preliminari (il candidato deve mettere il motociclo sul cavalletto e toglierlo dal cavalletto senza l’aiuto del motore, camminando a fianco del veicolo; deve poi parcheggiare il motociclo sul cavalletto e infine dimostrare di saper effettuare delle manovre di equilibrio e di passaggio in un corridoio stretto).
– Comportamento nel traffico (il candidato deve eseguire, in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza e adottando le opportune precauzioni, le operazioni di: partenza da fermo; guida su strada rettilinea; guida in curva; incroci; cambiamento di direzione; ingresso/uscita dall’autostrada; sorpasso/superamento; elementi e caratteristiche stradali speciali come rotonde, passaggi a livello, fermate di autobus/tram, attraversamenti pedonali, gallerie, ecc.; rispetto delle necessarie precauzioni nello scendere dal veicolo). Tale prova ha una durata di circa 25 minuti.
Durante le fasi due e tre il candidato deve indossare: casco integrale; guanti; giacca con protezione dei gomiti e delle spalle; scarpe chiuse; pantaloni lunghi e protezioni delle ginocchia; paraschiena, che può essere anche integrato nella giacca.
ESAME PRATICO PATENTE A: CONCLUSIONE ED EVENTUALE RIPORTO DELLA PROVA DI TEORIA
Nel caso di esito positivo dell’esame pratico, l’esaminatore consegna la patente al candidato immediatamente al termine della sua prova. Nel caso di esito negativo, invece, l’esaminatore ritira il foglio rosa, qualora si tratti della terza prova pratica di guida. O, pur trattandosi della prima o della seconda prova, la scadenza del foglio rosa non consenta di sostenere una seconda prova nei termini previsti (dodici mesi dal superamento dell’esame di teoria).
Il candidato può comunque richiedere, per una sola volta, il riporto dell’esito positivo dell’esame di teoria su una nuova pratica di conseguimento della patente A. Significa che nel caso di tre bocciature all’esame pratico, è possibile ottenere un nuovo foglio rosa senza dover sostenere nuovamente l’esame di teoria. Come detto, la richiesta di riporto è possibile solo una volta. Pertanto in caso di mancato superamento delle tre prove di guida nell’arco di validità del secondo foglio rosa, per conseguire la patente il candidato dovrà presentare da zero una nuova istanza.
Per ulteriori informazioni sul conseguimento della patente A (o A3) si rimanda alla circolare del MIT n. 28822 del 19/09/2019 e alle integrazioni della circolare MIT n. 30724 del 30/10/2020.