Patente moto senza esame: a che punto siamo?

Patente moto senza esame: a che punto siamo?

Qualche mese fa era stata annunciata la possibilità di prendere la patente moto senza esame, ma poi non è successo nulla. Adesso a che punto siamo con l'iter?

di 
6 Febbraio 2023 - 14:00

La scorso mese di agosto è stata annunciata una modifica a suo modo ‘epocale’ che introduceva la possibilità di prendere la patente moto senza esame di guida, limitatamente alle categorie A2 e A, sostituendolo con un non meglio definito corso di formazione. Tuttavia a distanza di 6 mesi la norma non è stata ancora applicata perché il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha ancora definito l’iter formativo e amministrativo per lo svolgimento dei nuovi corsi che dovrebbero surrogare l’esame pratico. Pare però che qualcosa si stia finalmente muovendo, vediamo a che punto siamo.

PATENTI MOTO A2 E A: COSA PERMETTONO DI GUIDARE?

Prima, però, ricordiamo cosa si può guidare con le patenti moto A2 e A, che sono le abilitazioni necessarie per condurre i modelli più potenti.

  • La patente A2 si può conseguire fin dai 18 anni e permette di guidare tutti i motocicli di potenza non superiore a 35 kW, con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg e che non siano derivati da una versione che sviluppa oltre il doppio della potenza massima.
  • La patente A si può conseguire dai 24 anni di età (oppure dai 20 anni se si possiede la patente A2 da almeno due anni) e consente di guidare qualsiasi motociclo, anche con carrozzetta, senza alcuna limitazione di potenza e cilindrata, oltre ai tricicli di potenza superiore a 15 kW.

Per prendere la patente A2 o la patente A occorre sostenere con successo una prova di teoria e una di pratica di guida, anche se chi ha già la patente A1 o B1 o B o BE può conseguire la patente A2 o A svolgendo solo l’esame di guida. Ma con la nuova norma, quando diventerà effettiva, cambieranno alcune cose.

PATENTE MOTO A2 E A: DALL’ESAME DI GUIDA AL NUOVO CORSO DI FORMAZIONE

La legge n. 108 del 5 agosto 2022 (legge di conversione, con modificazioni, del decreto Infrastrutture-bis) ha infatti introdotto una norma che modifica leggermente l’articolo 123 comma 7 del Codice della Strada in materia di Autoscuole, disponendo che “il corso di formazione, presso un’autoscuola, frequentato da parte del titolare di patente A1 o A2, nelle condizioni previste consente il conseguimento, rispettivamente, della patente A2 o A senza il sostenimento di un esame di guida”.

Significa, in altri termini, che i titolari della patente A1 (quella per i 125) potranno prendere la patente A2 senza la necessità di superare l’esame di guida ma frequentando semplicemente un corso di formazione presso un’autoscuola. Stessa cosa per i titolari di patente A2 che vorranno prendere la patente A.

Pertanto solo in queste due circostanze si potrà legittimamente parlare di conseguimento della patente moto A2 e A ‘senza esame’, per il resto rimarrà tutto invariato. Il vantaggio per gli utenti sarà quello di evitarsi tutta la trafila burocratica necessaria per fare la prova di guida, compresi la richiesta del foglio rosa e il pagamento dell’esame pratico.

Sebbene di questo nuovo corso di formazione si sappia, al momento, ancora poco, pare che durerà almeno 7 ore e riguarderà prevalentemente l’aspetto pratico. Inoltre solo i candidati che hanno acquisito un’esperienza di almeno due anni su un motociclo rientrante nella categoria A1 o nella categoria A2 potranno optare per il corso. Infine, ed è bene sottolinearlo, il corso di formazione verrà introdotto come alternativa ma non sostituirà l’esame pratico di guida, che rimarrà a disposizione per chi preferisce un approccio più tradizionale al conseguimento della patente della moto.

Patente moto senza esame

PATENTE MOTO SENZA ESAME: COME PROCEDE L’ITER PER APPLICARE LA NORMA?

Ovviamente parliamo sempre di un ipotetico futuro perché del decreto attuativo del MIT necessario per avviare la nuova modalità non si è vista ancora l’ombra. Sembra tuttavia che l’iter stia procedendo sotto traccia e che presto avremo novità in merito. In particolare, da quanto hanno appurato i colleghi di Due Ruote, sarebbero in via di risoluzione due criticità che hanno rallentato la celerità dei lavori:

la prima riguarda il numero di ore di guide certificate che il candidato dovrà sostenere durante il corso per acquisire la patente superiore. Si sta pensando infatti di alzare la soglia di “almeno 7 ore” prevista dalla legge 108/2022, riconosciuta forse come troppo bassa;

La seconda riguarda invece la possibilità di monitorare la formazione attraverso strumenti tecnologici, utili a dare evidenza della persona a bordo del motociclo e del tipo di esercitazione alla guida svolto, anche per evitare eventuali furberie. La soluzione pensata è un’app con tecnologia satellitare in grado di rilevare il percorso effettuato e le manovre di guida eseguite dall’allievo.

Nel giro di un mese o al massimo due si arriverà probabilmente a una quadra.

Commenta con la tua opinione

X