Moto 50: regole e differenze con le altre cilindrate

Moto 50: regole e differenze con le altre cilindrate

Tutto sulle moto 50: regole principali, differenze con i mezzi di cilindrata superiore e sanzioni specifiche per i ciclomotori

25 Maggio 2022 - 08:05

Che cosa s’intende con moto 50, quali regole seguono e quali differenze ci sono con i veicoli di diversa cilindrata? Banalmente le moto 50 o 50cc sono i cosiddetti ‘motorini’ o ‘cinquantini’ che il Codice della Strada definisce formalmente ciclomotori. Sono caratterizzati, appunto, dalla cilindrata ridotta che non può superare i 50 cc (o 4 kW se con motore elettrico). E dal limite massimo di velocità di 45 km/h. Esistono moto 50 di qualsiasi genere, dagli scooter alle sportive, ma anche enduro, motard, ecc.

Aggiornamento del 25 maggio 2022 con alcune precisazioni sulle regole per condurre le moto 50 di cilindrata.

MOTO 50: REGOLE PRINCIPALI

Qual è l’età minima per guidare una moto 50 cc: 14 anni, ma si può trasportare un passeggero soltanto dai 16 anni. È ovviamente richiesto l’uso obbligatorio del casco sia per il conducente che per il passeggero.

Patente necessaria: patente AM o qualunque altra di categoria superiore.

Documenti e pratiche necessarie: tutte le moto 50, per poter circolare, devono essere munite di targa e certificato di circolazione (corrispondente al libretto di circolazione delle automobili e dei motocicli). La targa, che è personale e abbinabile a un solo ciclomotore, identifica l’intestatario del certificato di circolazione. È obbligatoria la stipula di un’assicurazione RCA per i danni a terzi, mentre al posto del bollo si paga una tassa di circolazione forfettaria annua e solo se il veicolo viene effettivamente utilizzato su strada pubblica. Esattamente come tutti gli altri veicoli anche le moto 50 devono sottoporsi a revisione periodica.

MOTO 50: DIFFERENZA CON LE ALTRE CILINDRATE

Alla luce di quanto scritto finora proviamo a riepilogare la differenze della moto 50cc con le altre cilindrate:

– i ciclomotori si possono guidare fin dai 14 anni, i motocicli 125 dai 16, le altre cilindrate dai 18 in su.

– il libretto di circolazione è sostituito dal certificato di circolazione;

– la targa delle moto 50 è personale e il titolare può trattenerla in caso di vendita del mezzo. A differenza della targa dei motocicli che segue invece il veicolo;

– l’iter del passaggio di proprietà è diverso perché il ciclomotore non è un bene registrato al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e quindi non prevede l’aggiornamento del certificato di proprietà;

– per una moto 50 non si paga il bollo (tassa di proprietà) ma una tassa di circolazione forfettaria, il cui importo varia da regione a regione, con decorrenza da gennaio a dicembre di ogni anno. La tassa dev’essere corrisposta solo se il motorino risulta utilizzato sulla pubblica strada (a differenza dei motocicli per cui il bollo si deve pagare a prescindere).

Inoltre:

– i ciclomotori 50 cc non possono superare i 45 km/h, differentemente dalle altre moto che non hanno limiti (se non in base alle caratteristiche della strada o alla potenza del mezzo);

– le moto 50 non possono circolare in autostrada e nelle strade extraurbane principali, così come le 125 ma non come le moto da 150 cc in su, che sono invece regolarmente autorizzate.

Moto 50 regole

MOTO 50: SANZIONI SPECIFICHE PER I CICLOMOTORI

Fabbricare, produrre, porre in commercio o vendere ciclomotori 50 che sviluppano una velocità superiore a quella prevista (45 km/h): multa da 1.084 a 4.339 euro + confisca del mezzo.

Effettuare sui ciclomotori modifiche idonee ad aumentarne la velocità oltre i limiti previsti: multa da 845 a 3.382 euro + confisca del mezzo.

Circolare con una moto 50 ‘truccata’: multa da 421 a 1.691 euro + fermo amministrativo per 60 giorni.

Circolare con un ciclomotore per il quale non è stato rilasciato il certificato di circolazione, quando previsto: multa da 158 a 635 euro + confisca del mezzo.

Guidare un ciclomotore sprovvisto di targa: multa da 79 a 316 euro + fermo amministrativo per 1 mese.

Circolare con un ciclomotore munito di targa non propria: multa da 1.871 a 7.488 euro + fermo amministrativo per 1 mese.

Circolare con un ciclomotore munito di una targa i cui dati non sono chiaramente visibili: multa da 85 a 337 euro.

Fabbricare o vendere targhe con caratteristiche difformi da quelle indicate dal regolamento del Codice della Strada; oppure circolare con un ciclomotore munito delle suddette targhe: multa da 1.871 a 7.488 euro.

Circolare con un ciclomotore per il quale non è stato richiesto l’aggiornamento del certificato di circolazione per trasferimento della proprietà, secondo le modalità previste dal regolamento: multa da 396 a 1.584 euro + ritiro del certificato di circolazione. Medesima sanzione anche per chi non comunica la cessazione della circolazione.

Non provvedere, in caso di smarrimento, sottrazione o distruzione del certificato di circolazione o della targa, a farne denuncia entro 48 ore agli organi di polizia: multa da 79 a 316 euro. Medesima sanzione anche per chi non provvede a chiedere il duplicato del certificato di circolazione entro tre giorni dalla suddetta denuncia.

Circolare in autostrada o strade extraurbane principali con una moto 50 cc: multa da 42 a 173 euro.

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