

Tutto sulle moto 50: regole principali, differenze con i mezzi di cilindrata superiore e sanzioni specifiche per i ciclomotori
Che cosa s’intende con moto 50, quali regole seguono e quali differenze ci sono con i veicoli di diversa cilindrata? Banalmente le moto 50 o 50cc sono i cosiddetti ‘motorini’ o ‘cinquantini’ che il Codice della Strada definisce formalmente ciclomotori. Sono caratterizzati, appunto, dalla cilindrata ridotta che non può superare i 50 cc (o 4 kW se con motore elettrico). E dal limite massimo di velocità di 45 km/h. Esistono moto 50 di qualsiasi genere, dagli scooter alle sportive, ma anche enduro, motard, ecc.
MOTO 50: REGOLE PRINCIPALI
Qual è l’età minima per guidare una moto 50 cc: 14 anni, ma si può trasportare un passeggero soltanto dai 16 anni. È ovviamente richiesto l’uso obbligatorio del casco sia per il conducente che per il passeggero.
Patente necessaria: patente AM o qualunque altra di categoria superiore.
Documenti e pratiche necessarie: tutte le moto 50, per poter circolare, devono essere munite di targa e certificato di circolazione (corrispondente al libretto di circolazione delle automobili e dei motocicli). La targa, che è personale e abbinabile a un solo ciclomotore, identifica l’intestatario del certificato di circolazione. È obbligatoria la stipula di un’assicurazione RCA per i danni a terzi, mentre al posto del bollo si paga una tassa di circolazione forfettaria annua e solo se il veicolo viene effettivamente utilizzato su strada pubblica. Esattamente come tutti gli altri veicoli anche le moto 50 devono sottoporsi a revisione periodica.
MOTO 50: DIFFERENZA CON LE ALTRE CILINDRATE
Alla luce di quanto scritto finora proviamo a riepilogare la differenze della moto 50cc con le altre cilindrate:
– i ciclomotori si possono guidare fin dai 14 anni, i motocicli 125 dai 16, le altre cilindrate dai 18 in su.
– il libretto di circolazione è sostituito dal certificato di circolazione;
– la targa delle moto 50 è personale e il titolare può trattenerla in caso di vendita del mezzo. A differenza della targa dei motocicli che segue invece il veicolo;
– l’iter del passaggio di proprietà è diverso perché il ciclomotore non è un bene registrato al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e quindi non prevede l’aggiornamento del certificato di proprietà;
– per una moto 50 non si paga il bollo (tassa di proprietà) ma una tassa di circolazione forfettaria, il cui importo varia da regione a regione, con decorrenza da gennaio a dicembre di ogni anno. La tassa dev’essere corrisposta solo se il motorino risulta utilizzato sulla pubblica strada (a differenza dei motocicli per cui il bollo si deve pagare a prescindere).
Inoltre:
– i ciclomotori 50 cc non possono superare i 45 km/h, differentemente dalle altre moto che non hanno limiti (se non in base alle caratteristiche della strada o alla potenza del mezzo);
– le moto 50 non possono circolare in autostrada e nelle strade extraurbane principali, così come le 125 ma non come le moto da 150 cc in su, che sono invece regolarmente autorizzate.
MOTO 50: SANZIONI SPECIFICHE PER I CICLOMOTORI
Fabbricare, produrre, porre in commercio o vendere ciclomotori 50 che sviluppano una velocità superiore a quella prevista (45 km/h): multa da 1.084 a 4.339 euro + confisca del mezzo.
Effettuare sui ciclomotori modifiche idonee ad aumentarne la velocità oltre i limiti previsti: multa da 845 a 3.382 euro + confisca del mezzo.
Circolare con una moto 50 ‘truccata’: multa da 421 a 1.691 euro + fermo amministrativo per 60 giorni.
Circolare con un ciclomotore per il quale non è stato rilasciato il certificato di circolazione, quando previsto: multa da 158 a 635 euro + confisca del mezzo.
Guidare un ciclomotore sprovvisto di targa: multa da 79 a 316 euro + fermo amministrativo per 1 mese.
Circolare con un ciclomotore munito di targa non propria: multa da 1.871 a 7.488 euro + fermo amministrativo per 1 mese.
Circolare con un ciclomotore munito di una targa i cui dati non sono chiaramente visibili: multa da 85 a 337 euro.
Fabbricare o vendere targhe con caratteristiche difformi da quelle indicate dal regolamento del Codice della Strada; oppure circolare con un ciclomotore munito delle suddette targhe: multa da 1.871 a 7.488 euro.
Circolare con un ciclomotore per il quale non è stato richiesto l’aggiornamento del certificato di circolazione per trasferimento della proprietà, secondo le modalità previste dal regolamento: multa da 396 a 1.584 euro + ritiro del certificato di circolazione. Medesima sanzione anche per chi non comunica la cessazione della circolazione.
Non provvedere, in caso di smarrimento, sottrazione o distruzione del certificato di circolazione o della targa, a farne denuncia entro 48 ore agli organi di polizia: multa da 79 a 316 euro. Medesima sanzione anche per chi non provvede a chiedere il duplicato del certificato di circolazione entro tre giorni dalla suddetta denuncia.
Circolare in autostrada o strade extraurbane principali con una moto 50 cc: multa da 42 a 173 euro.
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